Il Mental Training nello Sport è riconosciuto come quel percorso che aiuta gli atleti a far del proprio meglio in allenamento e in competizione.
Al di là della definizione, credo che per capire bene cos’è sia necessario farsi due domande.
- Chi può proporlo?
- In cosa consiste?
Chi può proporlo?
Ci sono delle sentenze che individuano lo psicologo come l’unica persona idonea a preparare mentalmente uno sportivo. In realtà è logico: voi andreste a farvi togliere un dente da un idraulico? O ad operarvi da un architetto?
Il Mental Training implica lavorare sul modo di pensare delle persone e solo chi ha una formazione adeguata può farlo. So bene che la cosa può spaventare, perché è diffusa la convinzione che vada dallo psicologo solo chi ha problemi seri, ma non molti sanno che un tale professionista è utile anche solo per migliorare il proprio approccio alla vita o avere un sostegno.
In cosa consiste?
Cosa proporre agli atleti dipende da tanti fattori. Di solito, una volta individuate le abilità già in possesso, si cerca di insegnare ulteriori tecniche che aiutino ad affrontare positivamente le varie situazioni, per essere pronti a dare il massimo. Io, come molti, ho un mio personale modo di agire, che voglio descriverti.
“Verso l’Obiettivo”
È la mia proposta di Mental Training che si rivolge, appunto, a singoli atleti che vogliono migliorare nella propria attività sportiva.
Gli aspetti su cui mi concentro sono cinque:
- la motivazione;
- le emozioni;
- il pensiero;
- le abilità cognitive;
- l’organizzazione.
Motivazione
Credo che per ogni persona sia più facile impegnarsi in un contesto che permetta di esprimere le proprie capacità per raggiungere un obiettivo desiderato. Ho visto tanti ragazzi e ragazze, invece, non dare il massimo perché non si sentivano valorizzati, perché non credevano negli obiettivi posti o perché scottati da insuccessi precedenti.
Il mio compito è aiutare le persone a trovare le giuste motivazioni, agendo su più fronti (es. gestione delle capacità, relazioni con gli altri, obiettivi) per fare in modo che l’impegno sia costante nel breve e, soprattutto, nel medio-lungo periodo.
Emozioni
A volte ci si avvicina a determinati eventi sono tesi, preoccupati o, più in generale, incapaci di gestire i propri stati d’animo. Per farlo è importante sapere come comprenderli e controllarli.
All’interno del mio Training cerco di trovare con le persone tecniche di facile applicazione per limitare le sensazioni negative e approcciarsi alla competizione nel miglior modo possibile.
Pensiero
Si dice che essere positivi sia fondamentale per ottenere risultati: io sono d’accordo, ma essere autocritici in alcune situazioni, in maniera costruttiva, permette di capire i propri errori, porsi nuovi obiettivi, progredire.
Con il mio approccio di Mental Training provo a far sviluppare nella persona un modo di ragionare funzionale ad un miglioramento, cercando di far acquisire fiducia nelle proprie capacità.
Abilità cognitive
Se si è attenti e concentrati nel momento giusto, si hanno più possibilità di rispondere a ciò che accade; se si riesce a memorizzare bene un movimento, si potrà eseguirlo al meglio in gara; se si è in grado di prendere le giuste decisioni e risolvere problemi quando necessario, l’azione sarà più efficace.
Il mio intento è aiutare la persona a migliorare le proprie abilità mentali, in modo da affrontare adeguatamente il maggior numero possibile di situazioni sportive.
Organizzazione
I grandi risultati sono il frutto di un lungo e ottimo lavoro, possibilmente strutturato nel modo migliore. Ad esempio, è importante sapere come definire e preparare gli allenamenti, avere un piano pre-gara che permetta di arrivare concentrati alla competizione stessa, sapere cosa fare durante la competizione, come gestirsi al termine della propria prova e durante la settimana. Affidarsi al caso o all’improvvisazione, porta ad essere schiavi delle azioni altrui o degli eventi, quando si dovrebbe, invece, incidere il più possibile su ciò che accade.
Durante gli incontri di Mental Training, insegno come pianificare il miglioramento e gestire i vari momenti a margine di una gara, affinché si possa competere esprimendo il massimo potenziale possibile.
Quando lavoro mi concentro su ognuno di questi aspetti, sviluppandoli in base alla situazione e alle caratteristiche delle persone, per venire incontro alle singole esigenze.
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