Si sa che lo sport fa bene. E’ un principio sostenuto innanzitutto dai medici, tanto che gli effetti di un’attività regolare sul nostro organismo sono spesso reclamizzati; è ribadito dai personal trainer, che spiegano l’importanza di allenarsi per svolgere al meglio le attività quotidiane; è sottolineato anche dagli psicologi, perché i benefici di un esercizio costante sulla nostra mente sono inestimabili.
Negli adulti un’attività fisica regolare, infatti, può portare a risultati duraturi nel tempo, quali (Guicciardi, 2011):
- avere una maggiore prontezza mentale;
- cambiare positivamente la percezione di sé;
- migliorare l’umore, ridurre lo stress e la possibilità di soffrire di depressione;
- aumentare la fiducia e la consapevolezza in se stessi;
- aver voglia di socializzare.
Questo vale a tutte le età, anche avanzata. Proprio svolgendo ricerche su chi non è più giovanissimo, Heyn e altri (2005) hanno scoperto come fare attività aerobica (es. corsa, camminata), prevenga un decadimento delle attività celebrali e dei processi di controllo del corpo.
Spesso, come psicologo, sono chiamato a evidenziare questi benefici durante incontri o conferenze. Mi capita di trovarmi davanti gente che, pur comprendendo bene e avendo sperimentato quanto raccontato, poi alla prova dei fatti preferisce vivere una vita sedentaria. Il mio compito, in questo caso, è attivare il processo che porta a svolgere esercizio fisico, ma soprattutto alimentare la motivazione, affinché non ci si fermi di fronte ai primi ostacoli.
Bibliografia
Guicciardi, M. (2011), Attività fisica, correlati psicologici e salute. In Lucidi F. (Ed.), Sportivamente, Edizioni LED, Milano.
Heyn, P.; Abreau, B.C.; Ottenbacher, K.J. (2004), The effects of excercise training onelderlypersons withconitive impairmentand dementia: a meta analysis. Archives of Phisical Medicine and Rehabilitation, 85, 1694-1704.
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