
Nella mia carriera ho lavorato sia con piccoli atleti, vogliosi di divertirsi e imparare cose nuove, che come con maggiorenni pronti a confrontarsi ad alti livelli agonistici. Ovviamente sono situazioni molto diverse tra loro, come differenti sono le richieste e i metodi applicabili. L’allenamento, sia fisico sia mentale, deve necessariamente essere tarato a seconda dell’età biologica e delle fasi di sviluppo della persona: è insensato chiedere a un bambino di 6 anni di apprendere abilità difficilmente padroneggiabili da un ragazzo di 14 anni.
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