Le abilità psicologiche utili ad uno sportivo sono diverse, sia comuni a tutte le discipline che tipiche di ogni contesto. Capacità di gestire le proprie emozioni, di definire obiettivi adatti alle proprie caratteristiche, di rilassarsi quando serve e di pensare in maniera funzionale allo scopo sono solo alcune di esse. Ogni abilità può essere allenata col giusto training, l’importante è seguire determinati passaggi, fondamentali per un’acquisizione stabile e duratura.
Gould & Euklund (2007), a tal proposito, individuano 7 fasi che uno psicologo dovrebbe mettere in pratica insieme alla persona che sta seguendo.
- Identificazione delle aree di sviluppo. Il professionista fa una valutazione di quali sono i punti di forza e di debolezza dell’atleta, scegliendo su quali aspetti concentrare il percorso successivo.
- Definizione operativa delle abilità mentali in oggetto. É necessario capire cosa pensa la persona sugli elementi individuati e come si è regolato in passato: ad esempio, se riteniamo sia utile lavorare sulla concentrazione, comprendere in che modo di solito viene cercata aiuta ad individuare il punto da cui partire. Spesso è importante anche confrontarsi su come si vuole realmente procedere, per creare consapevolezza su quale sarà il percorso da svolgere insieme.
- Individuazione delle tecniche idonee per agire. Ogni soggetto è diverso da un altro e non ci sono strategie buone per tutti. Compito del professionista, una volta svolte le prime due fasi, è proporre il modo migliore per ottenere dei risultati.
- Scelta delle modalità e dei tempi di lavoro. Si individuano insieme la frequenza degli incontri, in che momento svolgerli (es. prima, dopo o durante un allenamento), e dove (es. studio del professionista o luogo dove si pratica l’attività sportiva).
- Strutturazione del programma di lavoro. In stretta relazione col punto precedente, consiste nell’organizzare un piano che porti l’atleta ad acquisire competenze idonee al miglioramento e a metterle in pratica sul campo tramite un training specifico.
- Valutazione finale dei cambiamenti. Attraverso strumenti adatti (questionari, colloqui, etc..), si cerca di capire se il percorso ha portato ad un cambiamento favorevole.
- Identificazione di eventuali problematiche. Questa fase è in realtà messa in atto durante tutto il percorso precedentemente descritto: è importante comprendere il prima possibile se ci sono ostacoli e superarli, per fare un modo che il lavoro svolto sia efficace.
Non esistono, dunque, soluzioni uguali per tutti, ma modalità di lavoro personalizzate che tengano conto, delle caratteristiche e delle necessità della persona, oltre che del contesto (luoghi a disposizione, tempo necessario e disponibile, etc). Il mio compito è riuscire a creare percorsi che vengano incontro all’esigenza di miglioramento di chi mi chiede aiuto.
Bibliografia
Gould, D.; Euklund, R.C. (2007). The application of Sport Psychology for performance optimization. In D. Smith & M. Bar-Eli (Eds.), Essential reading in Sport and Excercize Psychology. Human Kinetics: Champagne IL.
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