Quando guardiamo un atleta mentre sta gareggiando dagli spalti, o in tv, siamo spesso portati a giudicarlo per quello che vediamo, senza considerare quello che c’è dietro: i giorni di preparazione, le situazioni esterne che possono influire (allenatore, compagni di squadra, famiglia, etc..). Eppure io sono personalmente convinto che proprio la preparazione della gara determini la prestazione.
Le fasi prima di un evento sportivo possono essere sintetizzate nei seguenti punti (Butler, 1998).
- Definizione di obiettivi.
- Strutturazione di un piano, idoneo ad ottenere quello che si desidera.
- Allenamento e preparazione.
- Le 24 ore prima di una competizione (come ci approcciamo, se abbiamo fiducia nei nostri mezzi, attivati al punto giusto o meno, etc..).
Una visione d’insieme
Sempre per Butler, il modo in cui curiamo i precedenti aspetti si riversa sull’efficacia della nostra azione in gara: avrai forse sentito dei coach lamentarsi del cattiva settimana di allenamento per giustificare una brutta performance.
In altri articoli ho spiegato cosa vuol dire avere dei buoni obiettivi e quanto lo siano altri aspetti, come ad esempio, la ricerca della giusta attivazione fisiologica. L’effetto finale che noi vediamo è sicuramente la performance: ecco perché alla frase “ho gareggiato male”, preferisco sentire “mi sono preparato male”. Sono consapevole che poi molte prestazioni sono scadenti perché inserite in un momento della stagione in cui, magari, si sta facendo preparazione fisica e dunque si sta lavorando per altre gare future, ma ciò non toglie che se queste ultime andassero male, allora il problema persisterebbe.
Ogni aspetto della preparazione, dunque, dovrebbe essere curato al massimo. Per quel che mi riguarda, il mio compito è assicurarmi non solo che vengano definiti giusti obiettivi, ma che gli atleti siano adeguatamente motivati, concentrati e “pronti” per gareggiare, in particolare sapendo gestire al meglio le ultime ore prima di una gara.
Bibliografia
Butler R.J. (1998). Sport psychology in action. Oxford, England: Butterworth-Heinemann. Trad. di Bellotti P., Pirritano, M. Psicologia e attività sportiva, guida pratica per migliorare la prestazione. Il Pensiero Scientifico Editore: Roma.
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