Ottimizzare l’allenamento

Ottimizzare l'allenamento

Uno dei quesiti che gli allenatori mi sottopongono è: “Come faccio ad ottenere dai miei atleti il massimo?”. Chiaramente non è una domanda di facile risposta, perché molto dipende dalle caratteristiche di chi gareggia, del contesto, del coach stesso. Di sicuro, però, ci sono dei dettagli, legati alla preparazione in allenamento, che possono essere curati. Non dimentichiamo, infatti, che la competizione è il momento in cui si vede il lavoro svolto: se questo è carente, il risultato finale difficilmente sarà soddisfacente.

Consigli

Voglio condividere con te una lista di suggerimenti che Butler (1998) ha stilato per aiutare gli allenatori nel loro lavoro con gli atleti. Lo scopo dei seguenti consigli è di creare un clima sereno, propositivo verso un miglioramento costante delle abilità tecniche, tattiche e mentali. Nel caso tu sia un coach, ti invito a riflettere su ogni singolo aspetto proposto, pensando se e come lo applichi nella tua attività: con questo semplice esercizio probabilmente saprai già cosa cercare di migliorare nei tuoi prossimi allenamenti. 

  • Definire obiettivi: formulati con frasi positive, legati alla prestazioni, specifici, raggiungibili, controllabili.
  • Dare Qualità: creare allenamenti realistici, tendendo alla perfezione tecnico e tattica, non alla quantità.
  • Coinvolgere: variare gli esercizi, adattarsi agli atleti e incoraggiarli appena necessario.
  • Informare: rendere noto cosa si farà per far capire ai ragazzi cosa devono aspettarsi, specificarne gli scopi, spiegare le ragioni del perché si propone una cosa e non l’altra, dare istruzioni e feedback immediati e chiari.
  • Infondere fiducia: stimolare ad affrontare delle sfide e valutare le sessioni partendo dagli aspetti positivi.
  • Fornire feedback: mostrare il prima possibile all’atleta i risultati ottenuti, anche tramite filmati, cercando di essere sincero, ma propositivo verso un miglioramento.
  • Valutazione: chiedersi sempre cosa è andato bene e cosa cambiare, con uno sguardo all’azione successiva, non all’errore.
  • Riposo: programmare i tempi giusti per recuperare le energie psicofisiche e per evitare l’overtraining.

Svariate volte ho avuto l’occasione di dare questi suggerimenti e di aiutare ad applicarli: spesso l’efficacia delle sessioni di allenamento è sensibilmente migliorata, così come la soddisfazione di atleti e allenatori. Di certo non è facile attuare tutto al meglio, ma ti invito a rifletterci e a contattarmi nel caso tu abbia dei dubbi in merito.

Bibliografia

Butler R.J. (1998). Sport psychology in action. Oxford, England: Butterworth-Heinemann. Trad. di Bellotti P., Pirritano, M. Psicologia e attività sportiva, guida pratica per migliorare la prestazione. Il Pensiero Scientifico Editore: Roma.

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